Come la meditazione e la consapevolezza di sé possono aiutare a placare emicranie e mal di testa da tensione.
Recenti studi indicano che disequilibri nel Sistema Nervoso Autonomo, tipici delle emicranie da stress e tensione, possono essere alleviati per mezzo della meditazione.
I mal di testa da tensione e le emicranie sono tristemente comuni e sono quelli considerabili da molti “normali mal di testa”.
Il problema è che per il 3% della popolazione diventano cronici, causando molta sofferenza.
Le emicranie, d’altro canto, sono considerate la terza patologia più comune nel mondo e colpiscono una persona su sette, una donna su 5 e un uomo su 15 ne sono affetti.
Entrambe le condizioni sono debilitanti: per le persone affette, dati come questi possono essere interessanti – anche se irrilevanti alla loro ricerca di libertà dal dolore.

MAL DI TESTA E STRESS

Esistono chiaramente associazioni tra le condizioni del mal di testa e la disregolazione da stress nell’attività del sistema parasimpatico e ortosimpatico, la quale porta a disequilibri nel SNA.
In altre parole, molte delle persone che soffrono di emicrania o mal di testa da tensione avrebbero difficoltà a riprendersi da un evento stressante, e ciò causa o aggrava le condizioni di dolore preesistenti.
Un ricerca recente mostra che la meditazione può essere un mezzo efficace per stimolare e coadiuvare un’effettiva ripresa, prevenendo o alleviando emicranie e mal di testa che potrebbero essere causati da tali eventi.

COSA SIGNIFICA IN PRATICA?

Significa che, nel caso in cui tu soffrissi di mal di testa ed emicranie, potresti approcciare alla meditazione!

PASSO DOPO PASSO: COME UTILIZZARE LA MEDITAZIONE PER GESTIRE IL DOLORE DA MAL DI TESTA

Come fare a capire se questo funziona nel tuo caso?

1 – Diario del Dolore: il primo passo è quello di stilare un personale diario del dolore, sul quale annotare:
A) livello e intensità del dolore;
B) frequenza;
C) durata;
D) qualsiasi altro sintomo associato – come ad esempio fotofobia, nausea, vertigini, formicolio dietro l’occhio, acufene, eccetera. Questo stabilirà un livello di partenza del tuo dolore. È importante, per avere un paragone con la situazione precedente, riportare questi dati per almeno un paio di settimane prima di procedere al secondo passaggio.

2 – Meditazione: impara a praticare qualche tecnica base di meditazione.
È importante non farsi scoraggiare durante i primi tentativi, soprattutto se fatti in completa autonomia didattica, nel caso risultasse difficile l’approccio di autoapprendimento è possibile intraprendere un percorso collettivo grazie a scuole ed appositi corsi.

3 – Traccia e Registra: inizia a riportare sul tuo diario quando mediti, per quanto a lungo e quali sono le sensazioni che provi prima e dopo la meditazione.

4 – Analizza: una volta in possesso di sufficienti dati, compara i risultati per vedere se le tue emicranie e mal di testa da tensione si sono in qualche modo ridotti (considerando tutte le variabili riportate nel 1° passaggio: livello e intensità del dolore, frequenza, durata e altri sintomi associati) grazie alla pratica della meditazione.

5 – Condividi i risultati con il tuo medico.

Come la meditazione e la consapevolezza di sé possono aiutare a placare emicranie e mal di testa da tensione.
Recenti studi indicano che disequilibri nel Sistema Nervoso Autonomo, tipici delle emicranie da stress e tensione, possono essere alleviati per mezzo della meditazione.
I mal di testa da tensione e le emicranie sono tristemente comuni e sono quelli considerabili da molti “normali mal di testa”.
Il problema è che per il 3% della popolazione diventano cronici, causando molta sofferenza.
Le emicranie, d’altro canto, sono considerate la terza patologia più comune nel mondo e colpiscono una persona su sette, una donna su 5 e un uomo su 15 ne sono affetti.
Entrambe le condizioni sono debilitanti: per le persone affette, dati come questi possono essere interessanti – anche se irrilevanti alla loro ricerca di libertà dal dolore.

MAL DI TESTA E STRESS

Esistono chiaramente associazioni tra le condizioni del mal di testa e la disregolazione da stress nell’attività del sistema parasimpatico e ortosimpatico, la quale porta a disequilibri nel SNA.
In altre parole, molte delle persone che soffrono di emicrania o mal di testa da tensione avrebbero difficoltà a riprendersi da un evento stressante, e ciò causa o aggrava le condizioni di dolore preesistenti.
Un ricerca recente mostra che la meditazione può essere un mezzo efficace per stimolare e coadiuvare un’effettiva ripresa, prevenendo o alleviando emicranie e mal di testa che potrebbero essere causati da tali eventi.

COSA SIGNIFICA IN PRATICA?

Significa che, nel caso in cui tu soffrissi di mal di testa ed emicranie, potresti approcciare alla meditazione!

PASSO DOPO PASSO: COME UTILIZZARE LA MEDITAZIONE PER GESTIRE IL DOLORE DA MAL DI TESTA

Come fare a capire se questo funziona nel tuo caso?

1 – Diario del Dolore: il primo passo è quello di stilare un personale diario del dolore, sul quale annotare:
A) livello e intensità del dolore;
B) frequenza;
C) durata;
D) qualsiasi altro sintomo associato – come ad esempio fotofobia, nausea, vertigini, formicolio dietro l’occhio, acufene, eccetera. Questo stabilirà un livello di partenza del tuo dolore. È importante, per avere un paragone con la situazione precedente, riportare questi dati per almeno un paio di settimane prima di procedere al secondo passaggio.

2 – Meditazione: impara a praticare qualche tecnica base di meditazione.
È importante non farsi scoraggiare durante i primi tentativi, soprattutto se fatti in completa autonomia didattica, nel caso risultasse difficile l’approccio di autoapprendimento è possibile intraprendere un percorso collettivo grazie a scuole ed appositi corsi.

3 – Traccia e Registra: inizia a riportare sul tuo diario quando mediti, per quanto a lungo e quali sono le sensazioni che provi prima e dopo la meditazione.

4 – Analizza: una volta in possesso di sufficienti dati, compara i risultati per vedere se le tue emicranie e mal di testa da tensione si sono in qualche modo ridotti (considerando tutte le variabili riportate nel 1° passaggio: livello e intensità del dolore, frequenza, durata e altri sintomi associati) grazie alla pratica della meditazione.

5 – Condividi i risultati con il tuo medico.